Una delle novità introdotte con i modelli di Formulario e Registro Cronologico di Carico e Scarico che entreranno in vigore il 13 febbraio 2025 riguarda la classificazione dei rifiuti in base alla provenienza: è prevista, infatti, la necessità di indicare se il rifiuto oggetto di trasporto o movimento è un rifiuto Urbano o Speciale.
Ma quale è la distinzione tra rifiuti urbani e rifiuti speciali?
Per capire se i rifiuti di cui trattasi sono urbani o speciali occorre capire l’attività, intesa come processo e non come codice ATECO, che li ha generati.
L’art. 184 del D.lgs. 152/06 identifica i rifiuti speciali come:
- a) i rifiuti prodotti nell’ambito delle attività agricole, agro-industriali e della silvicoltura, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 2135 del Codice civile, e della pesca;
- b) i rifiuti prodotti dalle attività di costruzione e demolizione, nonché i rifiuti che derivano dalle attività di scavo, ferma restando la disciplina dei sottoprodotti;
- c) i rifiuti prodotti nell’ambito delle lavorazioni industriali se non urbani;
- d) i rifiuti prodotti nell’ambito delle lavorazioni artigianali se non urbani;
- e) i rifiuti prodotti nell’ambito delle attività commerciali se non urbani;
- f) i rifiuti prodotti nell’ambito delle attività di servizio se non urbani;
- g) i rifiuti derivanti dall’attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue, nonché i rifiuti da abbattimento di fumi, dalle fosse settiche e dalle reti fognarie;
- h) i rifiuti derivanti da attività sanitarie se non urbani;
- i) i veicoli fuori uso.
Appare quindi evidente, già dalla formulazione di legge, che possono esservi lavorazioni industriali o artigianali che producono rifiuti urbani così come attività commerciali e di servizio che producono rifiuti speciali.
Per definire i rifiuti urbani occorre quindi andare a leggere la definizione che il D.lgs. 152/06 prevede all’art. 183 ovverossia:
- i rifiuti domestici indifferenziati e da raccolta differenziata, ivi compresi: carta e cartone, vetro, metalli, plastica, rifiuti organici, legno, tessili, imballaggi, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, rifiuti di pile e accumulatori e rifiuti ingombranti, ivi compresi materassi e mobili;
- i rifiuti indifferenziati e da raccolta differenziata provenienti da altre fonti che sono simili per natura e composizione ai rifiuti domestici indicati nell’allegato L-quater prodotti dalle attività riportate nell’allegato L-quinquies;
- i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade e dallo svuotamento dei cestini portarifiuti;
- i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d’acqua;
- i rifiuti della manutenzione del verde pubblico, come foglie, sfalci d’erba e potature di alberi, nonché i rifiuti risultanti dalla pulizia dei mercati;
- i rifiuti provenienti da aree cimiteriali, esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriale diversi da quelli di cui ai punti 3, 4 e 5.
- i rifiuti accidentalmente pescati nonché quelli volontariamente raccolti, anche attraverso campagne di pulizia, in mare, nei laghi, nei fiumi e nelle lagune.
Di particolare rilevanza, per le fonti non domestiche e quindi per la compilazione di Registri e FIR il punto 2.
Al riguardo occorre precisare che per prima cosa occorre verificare se il rifiuto a cui si vuole attribuire provenienza urbana o speciale rientra tra quelli dell’allegato L-quater e solo dopo vedere se è prodotto da una delle attività rientranti nell’allegato L-quinqies
Frazione |
Descrizione |
EER |
RIFIUTI ORGANICI |
Rifiuti biodegradabili di cucine e mense |
200108 |
Rifiuti biodegradabili |
200201 |
|
Rifiuti dei mercati |
200302 |
|
CARTA E CARTONE |
Imballaggi in carta e cartone |
150101 |
Carta e cartone |
200101 |
|
PLASTICA |
Imballaggi in plastica |
150102 |
Plastica |
200139 |
|
LEGNO |
Imballaggi in legno |
150103 |
Legno, diverso da quello di cui alla voce 200137* |
200138 |
|
METALLO |
Imballaggi metallici |
150104 |
Metallo |
200140 |
|
IMBALLAGGI COMPOSITI |
Imballaggi materiali compositi |
150105 |
MULTIMATERIALE |
Imballaggi in materiali misti |
150106 |
VETRO |
Imballaggi in vetro |
150107 |
Vetro |
200102 |
|
TESSILE |
Imballaggi in materia tessile |
150109 |
Abbigliamento |
200110 |
|
Prodotti tessili |
200111 |
|
TONER |
Toner per stampa esauriti diversi da quelli di cui alla voce 080317* |
080318 |
INGOMBRANTI |
Rifiuti ingombranti |
200307 |
VERNICI, INCHIOSTRI, ADESIVI E RESINE |
Vernici, inchiostri, adesivi e resine diversi da quelli di cui alla voce 200127 |
200128 |
DETERGENTI |
Detergenti diversi da quelli di cui alla voce 200129* |
200130 |
ALTRI RIFIUTI |
Altri rifiuti non biodegradabili |
200203 |
RIFIUTI URBANI INDIFFERENZIATI |
Rifiuti urbani indifferenziati |
200301 |
1. Musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto.
2. Cinematografi e teatri.
3. Autorimesse e magazzini senza alcuna vendita diretta.
4. Campeggi, distributori carburanti, impianti sportivi.
5. Stabilimenti balneari.
6. Esposizioni, autosaloni.
7. Alberghi con ristorante.
8. Alberghi senza ristorante.
9. Case di cura e riposo.
10. Ospedali.
11. Uffici, agenzie, studi professionali.
12. Banche ed istituti di credito.
13. Negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta, e altri beni durevoli.
14. Edicola, farmacia, tabaccaio, plurilicenze.
15. Negozi particolari quali filatelia, tende e tessuti, tappeti, cappelli e ombrelli, antiquariato.
16. Banchi di mercato beni durevoli.
17. Attività artigianali tipo botteghe: parrucchiere, barbiere, estetista.
18. Attività artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro, elettricista.
19. Carrozzeria, autofficina, elettrauto.
20. Attività artigianali di produzione beni specifici.
20-bis. Attività di cura e manutenzione del paesaggio e del verde pubblico e privato.
21. Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub.
22. Mense, birrerie, hamburgerie.
23. Bar, caffè, pasticceria.
24. Supermercato, pane e pasta, macelleria, salumi e formaggi, generi alimentari.
25. Plurilicenze alimentari e/o miste.
26. Ortofrutta, pescherie fiori e piante, pizza al taglio.
27. Ipermercati di generi misti.
28. Banchi di mercato generi alimentari.
29. Discoteche, night club.
Attività non elencate, ma ad esse simili per loro natura e per tipologia di rifiuti prodotti, si considerano comprese nel punto a cui sono analoghe.
Rimangono escluse le attività agricole e connesse di cui all’articolo 2135 del Codice civile.
Appare quindi importante, al fine di non incorrere in sanzioni, classificare anche dal punto di vista della provenienza i rifiuti differenziando se urbani e o speciali.
Per maggiori informazioni il nostro team è a completa disposizione per una consulenza dedicata.