Carico e Scarico: quale operazione?

Tra le novità che entreranno in vigore il 13 febbraio 2025 sui registri di Carico e Scarico una balza subito all’occhio: non sarà possibile indicare solo se si tratta di un carico di rifiuti o di uno scarico ma sarà necessario indicare anche di che tipo di carico o scarico si tratta.

Le nuove definizioni sono le seguenti:

Causali per il carico:

  • DT: prodotto o detenuto nell’unità locale
  • NP: nuovo produttore
  • T*: ricevuto da terzi
  • RE: prodotto fuori dall’unità locale

Causali per lo scarico:

  • I: scarico interno
  • aT: scarico a terzi
  • M: scarico per produzione di materiali
  • TR: intermediario

Tutte queste definizioni, tuttavia, non sono direttamente applicabili a tutti i soggetti che devono compilare il registro di carico e scarico; la scelta dipende, infatti, dal tipo di attività svolta.

I produttori di rifiuto utilizzano per i carichi le causali DT o, nel caso di produzione fuori dall’unità locale, RE; per gli scarichi invece utilizzano aT in quanto conferiscono i rifiuti a soggetti terzi.

Gli impianti di trattamento rifiuti utilizzano per il carico le causali T* se il rifiuto è stato ricevuto da terzi oppure NP se hanno prodotto internamente il rifiuto a seguito del trattamento; per lo scarico invece possono utilizzare aT se il rifiuto viene conferito a terzi, I se invece viene lavorato nell’impianto. Se dalla lavorazione generano materie prime che han cessato la qualifica di rifiuto allora l’operazione di produzione EoW dovrà essere indicata con la causale M. Si segnala  che per gli impianti di trattamento è prevista una ulteriore operazione di individuazione dello Stoccaggio Istantaneo che non sarà abbinata sul registro né ad un carico né ad uno scarico.

I trasportatori di rifiuti potranno annotare un’unica contestuale operazione di carico e scarico utilizzando entrambe le causali T* per il carico e aT per lo scarico.

Gli intermediari utilizzeranno la causale TR per identificare che trattasi di operazione di intermediazione

Questo e altri argomenti sono affrontati nel corso “FIR e Registri” disponibile anche on demand